Fuori dalla crisi col turismo culturale
E con la Scuola permanente di Scavo e restauro cresce l’offerta didattica internazionale
Non solo valorizzazione dei beni culturali. Ma soprattutto formazione specialistica,nonché impegno costante sul territorio nel segno dello sviluppo economico e di nuove chance per i giovani. La Fondazione Barumini Sistema Cultura da quando è nata, nel 2006, fortemente voluta da Emanuele Lilliu, attuale sindaco del comune di Barumini, della provincia del Medio Campidano, nella regione storica della Marmilla, in Sardegna, non ha mai perso d’occhio l’obiettivo: fare della cultura, sotto ogni profilo, il fattore trainante dello sviluppo economico locale. Conta al suo interno 54 lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, ai quali è garantita la formazione necessaria per un’offerta di servizi culturali e turistici di alta qualità e coerenti con gli standard imposti dall’Unesco. Impegno nel fare e concretezza nell’agire sono alla base dell’importante lavoro portato avanti finora. E lo saranno per il futuro. “Il Comune di Barumini ha concentrato imponenti energie e risorse su questo innovativo processo- dice il primo cittadino -. La presa di coscienza dell’importanza che il settore culturale poteva avere ha indotto pertanto all’elaborazione di un piano strategico con il quale garantire un insieme sistematico e coerente di interventi,diretti appunto a salvaguardia del patrimonio esistente, potenziamento della sua fruibilità e creazione di iniziative e servizi culturali”. Così, nel 2007 viene affidata alla Fondazione la gestione dei beni, servizi e attività culturali del Comune. L’area archeologica di “Su Nuraxi” e il polo museale di Casa Zapata sono senza dubbio l’eloquente testimonianza. Su questo terreno, passo dopo passo, esperienza su esperienza, e sempre al Comune di Barumini e alla sua Fondazione, ha preso il via un altro progetto di assoluto rilievo, quello didattico-scientifico, che ha portato nel 2010 almaster di alta formazione in Scavo Archeologico, restauro e conservazione dei Beni culturali. Che, in collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari e la Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, assicura la formazione specialistica a 13 laureati in materie umanistiche e in architettura.“Sostenere la crescita professionale con iniziative di formazione mirate e altamente formative è uno degli obiettivi più importanti per la Fondazione e per il Comune di Barumini – sottolinea il sindaco -, complementare allo sviluppo economico del territorio, in un’ottica di integrazione dell’offerta didattica con le esigenze di salvaguardia del patrimonio archeologico e di sviluppo economico sociale, nonché di apertura a opportunità professionali e occupazionali concrete”. Un traguardo del tutto raggiunto, che si esplica con la Scuola permanente di Scavo e restauro archeologico, finalizzata alla preparazione scientifica e all’approfondimento tecnico-pratico nel campo delle discipline archeologiche e le competenze professionali per la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. L’offerta didattica, elaborata sulla base del progetto scientifico oggetto di studio da parte dall’Università, ambisce ad avere un respiro internazionale, grazie peraltro alla possibilità di inserire il progetto formativo nella rete delle scuole associate all’Unesco, pertanto in un circuito di centri di formazione specialistica e scientifica di prestigio sovranazionale, facendo della Marmilla un’autorevole sede di ricerca e formazione. “Per la realizzazione di questo progetto – conclude Lilliu -, premonitore di nuove dinamiche di carattere turistico culturale capaci di determinare profonde ripercussioni sull’economia locale e incisivi risvolti occupazionali, non si può prescindere dalla creazione di sinergie con le istituzioni e i comuni limitrofi, con i quali assumere un ruolo strategico per lo sviluppo economico sociale dell’intero territorio della Marmilla, che passi attraverso tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e naturalistico”. Il percorso formativo è stato elaborato in coerenza con gli obiettivi e le finalità del progetto di formazione specialistica nel campo delle discipline archeologiche. Il programma è adeguatoa integrare gli attuali piani didattici accademici tramite un’offerta formativa che copre nuovi campi di indagine e incoraggia il raccordo tra attività didattica e ricerca, scongiurando qualsiasi forma di sovrapposizione con insegnamenti e discipline di studio e di ricerca nei corsi universitari e post universitari già esistenti in Sardegna.
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