Pauli Arbarei conta 648 abitanti e si colloca nel cuore della Marmilla, nelle immediate vicinanze dei comuni di Lunamatrona, Siddi e Villamar. Il suo paesaggio, tipicamente marmillese, è composto da un’armoniosa alternanza di fertili pianure e di dolci colline. La comunità è dedita prevalentemente al lavoro agricolo, con importanti produzioni di cereali e legumi, e all’allevamento ovi-caprino, dove emergono realtà di eccellenza regionale per la selezione di capi ovini. A fine agosto in occasione delle festività di S. Agostino e S. Giovanni Battista, si tiene una delle più antiche Sagre dedicate alla pecora, con pietanze a base di carni e formaggi tipici.
Nel tradizionale centro abitato, tra le tipiche costruzioni in pietra locale e ladiri, è stato recentemente realizzato il Museo Etnografico della Donna, suddiviso in due sezioni il museo raccoglie una nutrita collezione di oggetti d’uso, arredi, tessuti, ricami e artigianato artistico – che testimoniano la cultura materiale del paese e del territorio in genere. Nei locali dell’ex Monte Granatico è allestita la mostra Femminas dedicata alle figure femminili della mitilogia Sarda.
Diversi sono gli insediamenti nuragici. Oggetto di una prima attività di indagine e valorizzazione è stato il complesso di Bruncu Mannu, ubicato 203 metri s.l.m., si erge strategicamente sulla pianura sottostante. La sua estensione lascia intuire la presenza di una ragguardevole comunità , costituita sulle importanti vie di accesso alla Giara di Gesturi, a nord, Siddi, a ovest e Villamar col flumini mannu a est. Unitamente ad altri nuraghi, come Su sensu, Passeri e Seneri, e ad una tomba di giganti, hanno restituito bronzi e ceramiche finemente decorate, in parte depositate presso il Museo Archeologico di Cagliari.
Due sono le chiese di Pauli Arbarei. La parrocchiale di S. Vincenzo risale alla metà del secolo XVII. L’interno ha un impianto ad unica navata voltata a botte fiancheggiata da cappelle laterali. Conserva pregevoli opere d’arte come il Crocifisso ligneo secentesco, ben modellato e con dettagli damaschinati in estofado de oro. La Chiesa di S. Agostino risale al 1421, è costituita da una navata centrale e due laterali, coperte a capriate lignee sorrette da archi a tutto sesto. La facciata è arricchita da un portale ogivale incorniciato da colonne e termina con un campaniletto a vela.
Il 22 gennaio si celebra la sagra del patrono S. Vincenzo che culmina con un’usanza che affonda le proprie origini nella notte dei tempi, su fogadoni, cioè il falò. Il 15 maggio si festeggia come in numerosi centri della Sardegna S. Isidoro, protettore dei contadini e degli animali impiegati in passato nei campi.
Fondamentale è il legame delle produzioni agricole, pastorali e artigianali con il settore turistico. La ricettività locale si struttura sul tipo più congeniale al turismo ambientale e culturale con antiche locande, agriturismo e B&B.
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Comune di Pauli Arbarei
Via Giovanni XXIII 6 – 09020
Telefono: 070939039
Email: protocollo@comune.pauliarbarei.ca.it
Web: www.comune.pauliarbarei.vs.it
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Il museo, dislocato in due distinte strutture, ospita nell’ex Monte Granatico una mostra-teatro denominata â [...]